Skip to main content

Purificazione della Chiesa di Dio

Scarica e stampa il documento in PDF

Vicinanza del giorno del Signore!

Come possiamo dire che viviamo il tempo in cui siamo in vista del giorno del Signore?
Una delle profezie del Signore Gesù che ci fa capire questo è la seguente:

(E disse loro una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga.) Luca 21,29

Gesù, nel discorso fatto al popolo di quel tempo, ci ha fatto capire che poco prima del suo grande giorno sarebbero accadute tra le altre cose le seguenti sventure: guerre, terremoti, carestie, pestilenze.
Tutto quello che Gesù ci ha profetizzato in quella occasione possiamo dire che si è avverato in questo ultimo secolo. Facendo riferimento anche soltanto alle guerre peggiori avute nel passato, cioè le due guerre mondiali e dalle parole della profezia sopra citata, capiamo che siamo in vista del giorno del Signore. Queste guerre sono accadute circa un secolo fa e Gesù ci aveva fatto capire che tutte le sventure predette sarebbero successe nell’arco di una generazione dall’inizio della prima grave sventura, cioè le guerre, perché il discorso di Gesù è iniziato citando proprio queste.
La profezia è la seguente:

(Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.) Luca 21,9

Facendo poi le seguenti tre riflessioni ci rendiamo conto che il giorno del Signore è davvero vicino:


Prima riflessione

Gesù si è manifestato circa 2000 anni fa e da questo possiamo farci la seguente domanda:
Se davvero siamo in vista del giorno del Signore quanto tempo potrebbe passare ancora da oggi?
Per rispondere a questa domanda possiamo considerare il tempo che ancora potrebbe passare in percentuale sul tempo passato dall’avvento di Gesù, cioè 2000 anni.
Se consideriamo una percentuale di incidenza del 10% del tempo che potrebbe passare sui 2000 anni otteniamo un tempo di 200 anni, cioè due generazioni, ma prima abbiamo detto che tutte le sventure predette dovevano accadere nell’arco di una generazione, già passata, nella quale la profezia si è avverata. Stando a questo, come potrebbero ancora passare altre due generazioni? E poi, una percentuale del 10% è anche molto bassa e questo ci fa dire che siamo davvero in vista del giorno del Signore. Guardando il seguente grafico ci rendiamo conto ancora meglio:


Seconda riflessione

Il tempo che viviamo corrisponde all’inizio del terzo millennio e questo può essere preso in considerazione in riferimento a come il Signore considera il tempo che passa.
Noi sappiamo che per il Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno.
La seguente citazione del Sacro Vangelo ce lo conferma:

(Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima Parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina dei malvagi. Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.) 2Pietro 3,7

Se per il Signore tre mila anni sono come tre giorni questo millennio può essere considerato come il terzo giorno successivo dalla morte di Gesù, giorno della sua risurrezione.
Se veramente in questo millennio il Figlio di Dio si manifesterà dal cielo per il nostro giudizio, per poi compiere la prima risurrezione dei morti degni di vita eterna, questo confermerebbe l’affermazione precedente.
E poi, possiamo anche considerare il fatto che la risurrezione di Gesù è avvenuta nella prima parte del terzo giorno successivo alla morte, cioè di buon mattino e questo può essere considerato come la parte iniziale di questo terzo millennio.
Seguono quattro testimonianze del Vangelo:

(1)

(Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”».) luca 24,1

(2)

(Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole.) Marco 16,1

(3)

(Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto.) Matteo 28,1

(4)

(Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.) Giovanni 20,1


Terza riflessione

Il Signore Gesù è risuscitato secondo le testimonianze al massimo intorno le 05:00 del mattino, quando ancora c’era buio, anticipando le prime luci dell’alba. Infatti le donne andate al sepolcro non lo hanno trovato e l’angelo ha confermato loro che era risorto e non era lì.
Se consideriamo che la risurrezione di Gesù è avvenuta pochi minuti prima delle 05:00 otteniamo una percentuale d’incidenza del 20% delle ore precedenti alla risurrezione sulle 24 ore totali della giornata.
Questa percentuale del 20% sui 1000 anni di questo terzo millennio corrisponde a un tempo di 200 anni, equivalente al tempo indicato nella prima riflessione, in cui dovrebbe avvenire la prima risurrezione dei morti. Questo vuol dire che al massimo potranno ancora passare altri 200 anni perché Gesù potrebbe essere risuscitato in piena notte, anche poco dopo la mezzanotte.
Per Dio Padre non avrebbe avuto senso risuscitare Gesù alla luce del sole perché per noi doveva essere un segno divino, come passaggio dalla morte alla vita, cioè dalle tenebre della notte alla luce della risurrezione di Dio stesso.


La domanda che noi tutti dobbiamo farci è la seguente:
Cosa siamo disposti a fare su comando del Signore per ottenere da Lui la risurrezione dalla morte e la vita eterna in un corpo glorioso a immagine di Gesù?
La risposta che tutti dovremmo dare è la seguente: Qualsiasi cosa.
Se il Signore ci comandasse di distruggere la sua chiesa, come struttura murale, oppure la nostra casa, per mettere alla prova la nostra ubbidienza e timore di Lui, noi dovremmo essere pronti ad eseguire l’ordine ricevuto senza nemmeno esitare.
Se ad Abramo il Signore ha chiesto in olocausto il figlio Isacco in dimostrazione di ubbidienza e timore di Lui, a maggior ragione potrebbe chiederci di distruggere la sua chiesa o la nostra casa e noi, come Abramo, dovremmo essere pronti ad eseguire il comando ricevuto, per il semplice fatto che una struttura murale, anche se molto grande, vale meno della vita di un figlio.
La richiesta del Signore ad Abramo è la seguente:

(Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».) Genesi 22,1

Il Signore però non ci chiede di distruggere la sua chiesa o la nostra casa, ma gli idoli e le immagini di tutto ciò che Lui ha creato in cielo e in terra, opere malefiche realizzate dalle nostre mani su suggerimento del diavolo che offendono la sua gloria e sovranità, attirando ed accettando su di noi la maledizione di Dio. La profezia del Signore che ci fa capire questo è la seguente:

(Vedete, io pongo oggi davanti a voi benedizione e maledizione: la benedizione, se obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, che oggi vi do; la maledizione, se non obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, e se vi allontanerete dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dèi stranieri, che voi non avete conosciuto.) Deuteronomio 11,26

La purificazione della chiesa, intesa come struttura in cui ci si riunisce per ascoltare la Parola di Dio ma anche come luogo in cui viviamo, nostra abitazione e non, è necessaria affinché il Signore possa giudicarci positivamente nel giorno del giudizio riguardo all’osservanza del secondo comandamento, avendo fatto la sua volontà per come ci ha comandato.
Quando noi attendiamo in casa nostra la visita da parte di un ospite importante sicuramente ci dedichiamo alla sistemazione e pulizia ben fatta della casa. A maggior ragione, attendendo la visita o meglio la manifestazione dal cielo del Figlio di Dio, per liberarci dal diavolo e per essere giudicati degni o meno di vita eterna, a prescindere dal momento della nostra risurrezione, dobbiamo impegnarci ancora di più per passare ad una condizione di vita degna della sua presenza.
Questa purificazione quindi, da farsi in ogni angolo della terra, sopra la sua superficie e anche sotto, sopra il livello del mare e anche sotto, ma eventualmente anche in qualsiasi altro luogo nello spazio, dovrà avvenire distruggendo e purificando tutti gli idoli e le immagini ovunque realizzate, per come il Signore ci ha ordinato con le sue parole riportate sul documento “Distruzione di idoli e stele in odio al Signore !.pdf”.
Nel fare questo ci si renderà conto di quello che abbiamo combinato nei secoli con la trasgressione di un solo comandamento su dieci. Se poi aggiungiamo la trasgressione degli altri nove comandamenti capiamo da noi stessi che la condanna eterna da parte del Signore è garantita. Il Signore Gesù ci ha avvertito dicendo:

(Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!) Matteo 7,13

Il fatto che la porta che conduce alla vita sia angusta lo possiamo già constatare nella purificazione che abbiamo da fare, riconoscendo di sicuro che è un lavoro molto impegnativo che richiede tempo, fatica e concentrazione, ma lo Spirito ci suggerisce di effettuare gran parte di questo lavoro nel periodo invernale, o comunque con una bassa temperatura per non surriscaldare troppo la mente. Non facendo nemmeno questo pecchiamo contro il Signore doppiamente, non avendo effettuato la purificazione né ascoltato il consiglio.
Anticamente il Signore pretendeva la distruzione e la frantumazione di queste opere sataniche perché erano prevalentemente immagini incise, in rilievo o scolpite su pietra e non avendo le attrezzature che esistono oggi non era possibile poterle purificare o trasformare in qualche modo. Comunque sia, la distruzione totale degli idoli e delle immagini realizzate sugli oggetti, siano queste intere o parte di esse, è la cosa che il Signore maggiormente gradisce, sia per non averle più davanti agli occhi di continuo, trovandosi Lui in ogni luogo, sia per una nostra dimostrazione del giusto timore nei suoi confronti, cosa per il Signore molto importante. Questi oggetti potranno essere a volte purificati distruggendo soltanto l’immagine salvando l’oggetto.
Distruggendo gli idoli e le immagini da noi realizzate, facciamo in modo che il Signore dimentichi le opere malefiche delle nostre mani, come azione amorevole nei suoi confronti per quello che il nostro Creatore farà in seguito, quando creerà nuovi cieli e una nuova terra, facendoci dimenticare tutto il malessere che abbiamo vissuto in questo mondo a causa dell’azione del diavolo e della nostra accettazione nel volerlo servire.
La creazione di nuovi cieli e una nuova terra ci è stata profetizzata già secoli prima della nascita di Gesù e ci è stata confermata con la rivelazione dell’Apocalisse. Seguono due citazioni di riferimento della Sacra Scrittura:

(1)

(Chi vorrà essere benedetto nella terra, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nella terra, giurerà per il Dio fedele, perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi. Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio.) Isaia 65,16

(2)

(E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate». E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e vere».) Apocalisse 21,1

Il fatto che il Signore possa creare nuovi cieli e una nuova terra non possiamo metterlo in dubbio, questo sarebbe un rinnegamento della gloria di Dio e questa incredulità comporterà la dannazione eterna nel giorno del giudizio, soprattutto, avendo il Signore valutato oltre a questo tutto il resto.
Nell’effettuare questa purificazione il Signore consiglia di non impiegare troppo tempo, non tenendo conto ad esempio dell’aspetto visivo dell’oggetto dopo purificato perché quello che conta è la sua funzionalità. Impiegando un tempo ristretto ci si può dedicare di più e meglio alle cose più importanti, come ad esempio la lettura della Sacra Parola del Signore, in modo da ottenere l’illuminazione necessaria per credere in essa ed essere salvati.
Riguardo a questo è bene leggere il documento “Chi crederà sarà salvato!.pdf”.
Il Signore pretende da noi un processo di purificazione molto accurato, paragonabile all’affinamento dell’oro e dell’argento, questo lo si capisce leggendo la seguente profezia che portiamo a compimento:

(Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.) Malachia 3,1


Consigli utili

In questo processo di purificazione è consigliabile suddividere gli idoli e le immagini in tre parti, in base alla decisione presa per ciascun oggetto. Una parte da bruciare per distruggere completamente l’oggetto, una parte da purificare per recuperare l’oggetto e una parte da donare volendo se è in più e non serve. Molti oggetti è possibile purificarli con il metodo della smerigliatura, utilizzando la fresa da smeriglio che sembra più adatta in base alla grandezza dell’immagine e al materiale. In commercio esistono diverse frese di varie dimensioni che vanno sicuramente bene, anche se sono diverse da quelle indicate a fine documento. Se la fresa utilizzata si è consumata abbastanza può andare bene nella smerigliatura di un’altra immagine meno impegnativa, fino al totale consumo. È molto utile cercare di non cambiare spesso la fresa utilizzata in modo da guadagnare tempo, smerigliando un’altra immagine con le stesse caratteristiche.
E’ anche utile utilizzare un’altro mini trapano multifunzione d’appoggio con una fresa diversa, per completare ad esempio il lavoro. È bene cercare di non accendere e spegnere continuamente il mini trapano utilizzato per evitare il danneggiamento dell’interruttore, a volte riparabile. Nell’uso delle lame da taglio è possibile smerigliare l’immagine ad esempio su legno con un movimento perpendicolare a quello del taglio, anche se è meglio utilizzare le frese perché sono più sicure.
È necessario ogni tanto la pulitura del mini trapano utilizzato con il soffiaggio ad aria compressa in tutte le fessure dell’attrezzo, in modo da fare uscire la polvere accumulata che a lungo andare va a bloccare il meccanismo interno. Questa procedura è giusto farla due volte, prima a motorino spento e poi dopo averlo acceso, soprattutto se si era bloccato a causa della polvere. Se si verifica infatti che all’accensione non parte o si è danneggiato l’interruttore oppure c’è troppa polvere all’interno. Eventualmente il soffiaggio è meglio farlo prima di controllare l’interruttore.
Distruggendo queste immagini scacciamo la presenza di Satana dagli oggetti in cui si trovano e la maledizione di Dio su di noi per averli realizzati e serviti facendone uso.
Riguardo a questo è possibile leggere il documento “La presenza di Satana nelle immagini di ciò che Dio ha creato.pdf”.
Ognuno di noi sarà giustamente guidato dallo Spirito Santo in modo da recuperare il più possibile materiali e oggetti, facendo attenzione nell’uso delle attrezzature. Se ci si dimentica di distruggere un’immagine o non si sa di averla non è un grosso problema, ma se ci si accorge di averla bisogna distruggerla altrimenti l’influsso di Satana rimarrà presente. Anche se un’immagine non è in modo evidente qualche cosa che il Signore ha creato in cielo o in terra, ma per intuito riconosciamo che è stata realizzata per esserlo, allora bisogna distruggerla, perché il Signore sa perfettamente cosa rappresenta per noi. Non distruggendola l’influsso di Satana rimarrà presente.
Anche se nel fare questo lavoro qualcuno si farà male o perderà la vita non dobbiamo preoccuparci, è meglio che questo accada facendo la volontà di Dio e non quella del diavolo. Gesù infatti ha detto:

(Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.) Matteo 10,39


(Purificazione di oggetti con immagini stampate)

Qualcuno potrebbe pensare che colorando o coprendo con qualche prodotto un’immagine stampata abbiamo risolto il problema, ma questo è sbagliato, a meno che il prodotto utilizzato per la copertura non può essere tolto in nessun modo e dalla parte opposta l’immagine non rimane visibile. Se ad esempio copriamo un’immagine stampata su carta con una penna, l’immagine scompare, ma se si utilizza un pennarello l’immagine potrebbe rimanere visibile dall’altro lato, quindi è meglio distruggerla con il fuoco dopo averla ritagliata, riguardo a tutto ciò che può essere bruciato, oppure smerigliandola, come per esempio sul cartone.
Coprendo l’immagine con qualche colorante è come se si mettesse un lenzuolo sopra, se qualcuno in futuro toglierà il prodotto utilizzato per la copertura l’immagine tornerà visibile, peccando oltre che con il Signore anche contro il nostro prossimo, per averlo indotto a servire quell’immagine contro la volontà di Dio.
Oltre a questo, lo Spirito di Dio sà perfettamente che l’immagine è stata coperta e non distrutta, essendo presente e vedendola anche sotto la copertura. Per la smerigliatura si può utilizzare uno degli attrezzi a fine documento, se la grandezza dell’immagine lo permette, oppure un arnese diverso, in base al tipo di materiale e al tempo che si vuole dedicare. Nel fare questo è cosa giusta agli occhi di Dio stare attenti a non creare un’altra immagine di tutto ciò che Lui ha creato in cielo e in terra, smerigliando ad esempio una superficie più ampia rispetto all’immagine, trasformandola in qualcosa di diverso, come può essere una figura geometrica.
Per le immagini stampate sull’etichetta non incollata dei beni alimentari si può anche togliere l’etichetta scrivendo sul prodotto la scadenza. Per alcuni prodotti è possibile anche guadagnare tempo cambiando direttamente la confezione in attesa di un confezionamento più idoneo. Per altri prodotti come gli elettrodomestici, dopo la smerigliatura delle immagini si può anche attaccare un po’ di nastro adesivo con una piccola scrittura con il significato del simbolo di prima, oppure qualche lettera appena. Sugli indumenti, oltre a sottoporli a colorazione, bisogna fare anche attenzione alla targhettina attaccata con i vari simboli, tra i quali quella specie di contenitore con l’immagine dell’acqua agitata come se fosse il mare in tempesta.
Riguardo agli oggetti con immagini in cui si ha il dubbio perché ad esempio sono troppo piccole e non si vedono bene è meglio distruggerli o purificarli, oppure ci si può accertare con una lente d’ingrandimento.
L’influsso satanico a causa di una piccolissima immagine è peggiore di una grande immagine perché potrebbe passare inosservata, rimanendo sempre visibile agli occhi del Signore.

(Purificazione del loculo cimiteriale)

Tra le immagini stampate non bisogna dimenticare quelle attaccate nei loculi del cimitero, per mezzo delle quali il diavolo agisce con il suo influsso satanico nei nostri confronti e nei confronti dei nostri cari defunti, non dandogli pace nemmeno al cimitero, cercando di allontanare la presenza dello Spirito di Dio dai loro corpi, provocando l’ira del Signore su di loro e sui rispettivi famigliari, a causa delle immagini che Lui odia e che ci ha proibito di realizzare e di servire, per come ci ha comandato con le sue parole riportate nel documento “Distruzione degli idoli e delle stele, in odio al Signore!”.
Qualsiasi sia la grandezza e la tecnica di realizzazione delle immagini che esponiamo nei loculi non ha importanza, queste rendono le lastre di pietra delle “stele” vere e proprie che chiamiamo “commemorative”, per noi ma non per il Signore, riguardo a questo il nostro Dio la prenderà di sicuro per offesa, come se Lui avesse bisogno di un promemoria con l’immagine dei defunti per ricordarsi di come erano fatti, per poi poterli risuscitare nel loro giorno. Non dobbiamo dimenticare le seguenti parole del Signore Gesù:

(Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.) Matteo 10,30

Per la purificazione del loculo possiamo scegliere una delle seguenti tre soluzioni:

(1)

Se non si hanno soldi da spendere:
Togliere l’immagine completamente e distruggerla senza farsi problemi. Il Signore ha detto la seguente:

(Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.) Matteo 10,37

Non possiamo onorare un essere umano mortale al di sopra del Dio vivente in eterno, esponendo una sua immagine contrariamente alla volontà di Dio, come manifestazione di affetto o di amore per una creatura superiore a quello per il nostro Dio Creatore.
La realizzazione di queste immagini in onore dei defunti comporta il successivo culto e adorazione degli idoli al posto di Dio, attirando su di noi l’inevitabile maledizione del Signore.
Una parte del libro della Sapienza di Dio che ci fa capire questo è la seguente:

(Infatti l’invenzione degli idoli fu l’inizio della fornicazione, la loro scoperta portò alla corruzione della vita. Essi non esistevano dall’inizio e non esisteranno in futuro. Entrarono nel mondo, infatti, per la vana ambizione degli uomini, per questo è stata decretata loro una brusca fine. Un padre, consumato da un lutto prematuro, avendo fatto un’immagine del figlio così presto rapito, onorò come un dio un uomo appena morto e ai suoi subalterni ordinò misteri e riti d’iniziazione; col passare del tempo l’empia usanza si consolidò e fu osservata come una legge. Anche per ordine dei sovrani le immagini scolpite venivano fatte oggetto di culto; alcuni uomini, non potendo onorarli di persona perché distanti, avendo riprodotto le sembianze lontane, fecero un’immagine visibile del re venerato, per adulare con zelo l’assente, come fosse presente. A estendere il culto anche presso quanti non lo conoscevano, spinse l’ambizione dell’artista. Questi infatti, desideroso senz’altro di piacere al potente, si sforzò con l’arte di renderne più bella l’immagine; ma la folla, attratta dal fascino dell’opera, considerò oggetto di adorazione colui che poco prima onorava come uomo. Divenne un’insidia alla vita il fatto che uomini, resi schiavi della disgrazia e del potere, abbiano attribuito a pietre o a legni il nome incomunicabile.) Sapienza 14,12

(2)

Se si hanno pochi soldi da spendere:
Purificare eventualmente la cornice dalle immagini di ciò che il Signore ha creato in cielo e in terra, smerigliare eventualmente l’immagine del defunto e sostituirla con una dicitura, come forma di preghiera rivolta a Dio a suo favore. La dicitura è possibile farla stampare anche su carta fotografica e attaccarla sullo stesso supporto smerigliato, messo dal lato della superficie piana, oppure su un supporto di altro materiale, mettendo prima un sottile foglio di plastica trasparente in policarbonato per l’eventuale pioggia e per il sole, sigillando alla fine con il silicone.

(3)

Se si hanno più soldi da spendere:
Si può distruggere il vecchio supporto con l’immagine del defunto sostituendolo con uno identico, facendo stampare su questo una dicitura. Si può sostituire volendo anche la cornice con una di forma diversa, facendo stampare la dicitura ad esempio su carta fotografica attaccandola su un supporto a scelta, mettendo eventualmente il foglio di plastica trasparente per protezione.
La dicitura da inserire è possibile sceglierla tra quelle indicate di seguito oppure realizzarla a piacimento.
Per scaricare la dicitura basta tenere premuto sull’immagine e cliccare su scarica.

(Varie diciture d’esempio)

Elenco immagini con diciture.jpg
Le immagini non sono disponibili sul PDF per non stamparle su carta inutilmente.
È possibile comunque stamparle dopo averle scaricate.


(Purificazione degli oggetti con immagini incise)

Se l’incisione dell’immagine non è molto profonda è possibile anche in questo caso smerigliarla da un lato o dall’altro con la tecnica e gli arnesi di prima. Se invece è molto profonda può essere tolta e distrutta ritagliandola tutt’intorno con l’attrezzo preferito. Nel rimuovere l’immagine bisogna fare attenzione al vuoto che rimane in modo da non creare un’altra immagine come detto prima. Il vuoto rimasto se si vuole si può riempire con qualche prodotto in commercio oppure si può inserire la stessa parte ritagliata su un’altro oggetto, anche di diverso spessore e colore, dello stesso materiale o di altro tipo.
Nel fare questo possiamo imbrogliare come vogliamo, il Signore si dispiace quando imbrogliamo il nostro prossimo e più lo imbrogliamo e peggio è per la nostra salvezza eterna.


(Purificazione degli oggetti con immagini in rilievo)

Se l’immagine in rilievo è incollata basta staccarla. Se rimane sotto l’immagine impressa a causa della colla si può rimuovere con una delle due soluzioni:

1) Si può provare a strofinare la colla rimasta con qualche prodotto liquido o spray in commercio, qualsiasi prodotto va bene, anche se si dovesse rovinare un po’ la superficie strofinata, facendo sempre attenzione a non creare un’altra immagine come già sappiamo.
2) Si può smerigliare la colla come per i casi precedenti.

Se l’immagine non è incollata ed è poco spessa si può smerigliare.
Se invece è molto spessa conviene una delle due soluzioni:

1) Tagliarla alla base e smerigliarla come nei casi precedenti.
2) Ritagliare il rilievo tutt’intorno come per l’immagine incisa.

Le immagini in rilievo non sono esclusivamente quelle realizzate sulla superficie di un qualche oggetto, ma possiamo considerare in rilievo qualsiasi immagine tridimensionale anche se non è stata realizzata su un oggetto ben preciso, come ad esempio una statua più o meno grande, realizzata per posizionarla a terra all’impiedi, per la quale possiamo dire di aver fatto un’immagine in rilievo realizzata sulla superficie della terra, come se fosse un tutt’uno con essa.
Riguardo a questo il nostro Dio ci ha comandato chiaramente di non erigere nessuna stele, ovviamente da nessuna parte.
Le parole del Signore per mezzo del profeta Mosè sono le seguenti:

(Non pianterai alcun palo sacro, di qualunque specie di legno, accanto all’altare del Signore, tuo Dio, che tu hai costruito. Non erigerai alcuna stele, che il Signore, tuo Dio, ha in odio.) Deuteronomio 16,21

Questo comando insieme agli altri è riportato nel documento “Distruzione degli idoli e delle stele, in odio al Signore!”, che occorre leggere.
Stando a questo, possiamo considerare “stele” tutte quelle immagini tridimensionali piccole e grandi di ciò che il Signore ha creato in cielo e in terra, che in questo periodo natalizio per esempio posizioniamo nel nostro presepe ed anche se non sono a contatto con la terra non fa differenza.
Nel periodo di Natale se vogliamo creare un clima di festa come è giusto che sia, basta addobbare l’ambiente in cui viviamo con delle luci, scrivendo ad esempio con le stesse “Buon Natale!”, escludendo qualche immagine come quella del ghiaccio ecc.
La seguente foto d’esempio esprime chiaramente il clima di festa natalizio:

Questo è sicuramente un modo per esaltare la festività del Natale del Signore Gesù, la cui importanza è descritta nel documento “Esaltazione del Natale”, che è bene leggere.
Seguono le foto di utensili utili alla smerigliatura:


Il messaggero di Dio