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Il patrono di una città

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Nella liturgia cattolica, il patrono è quel santo che una regione, diocesi, città, comunità religiosa o collettività di fedeli, per antica tradizione o per propria scelta, onora con speciale culto quale protettore e intercessore presso Dio.

L’usanza di farci un patrono o una patrona è sbagliata per i seguenti sei motivi:


(1)

Culto significa in generale adorazione di Dio, quindi il nostro culto, come forma di adorazione, non può essere rivolto ad un essere umano, nato da unione tra uomo e donna, neanche se è stato dichiarato santo.
Il culto va rivolto allo Spirito divino di Dio, in quanto nostro Creatore e non ad una creatura.
La seguente citazione del Vangelo ci fa capire che il culto è legato all’adorazione che dobbiamo rivolgere soltanto allo Spirito di Dio:

(Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».) Matteo 4,8


(2)

È meglio rendere culto al santo morto e risuscitato (Signore Gesù), in quanto Figlio di Dio e non ad un santo morto e non risuscitato. Infatti Gesù ha detto: («Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;) Giovanni 11,25


(3)

Il santo patrono che noi ci facciamo, anche se ha compiuto nella sua vita molti miracoli, non significa che per questo è degno di essere giudicato santo, perché potrebbe essere un operatore di iniquità, secondo la seguente affermazione del Signore Gesù:

(In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.) Matteo 7,22

Un’altra affermazione di Gesù che ci fa capire l’azione ingannevole del diavolo nei nostri confronti è la seguente:

(Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non credeteci; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti.) Matteo 24,23

Quindi, non possiamo riporre la nostra fiducia su di un uomo qualsiasi, facendolo nostro patrono, nemmeno se ha compiuto grandi miracoli perché potrebbe essere tutta opera della potenza di Satana, che fa di tutto per allontanarci dalla verità, cioè dal Signore, per condurci insieme a lui alla dannazione eterna.


(4)

Noi non abbiamo nessuna necessità di farci un patrono protettore, perché il Signore ha già provveduto e provvede alla nostra protezione. Dobbiamo soltanto confidare in Lui. È normale che Dio Padre, come buon Padre, Spirito amorevole di vita eterna, avendo creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, lo deve proteggere. Chi meglio di Dio Padre, Spirito onnipotente ed eterno, presente in ogni luogo, può proteggere l’uomo? Se ci capitano delle sventure è perché diamo retta ai suggerimenti del diavolo e non alla voce del Signore.
La seguente citazione della Sacra Scrittura ci fa capire questo:

(Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari.) Esodo 23,20

A maggior ragione, non abbiamo nessuna necessità di farci una patrona protettrice, quindi, di sesso femminile, perché noi sappiamo che la donna è il sesso debole ed ha il bisogno di essere protetta. Come possiamo fidarci della protezione di una patrona femmina, senza offesa per la natura della donna?


(5)

Noi non abbiamo nessuna necessità di farci un patrono intercessore presso Dio, per l’ottenimento di un qualche beneficio da Dio. Il Signore Gesù ci ha insegnato che possiamo rivolgerci con fiducia a Dio per chiedergli quello di cui abbiamo bisogno.
Le citazioni del Vangelo che ci fanno capire questo si trovano sul documento “Ottenimento di miracoli da Dio.pdf”, che è bene leggere.
E poi, perché dobbiamo perdere tempo rivolgendoci ad un intercessore defunto, che non sappiamo nemmeno se può ascoltarci, quando invece possiamo rivolgerci direttamente allo Spirito divino di vita eterna di Dio Padre o del Signore Gesù, come Lui stesso ci ha insegnato?


(6)

Quando noi ci facciamo un santo patrono, realizziamo con le nostre mani, un’immagine materiale di colui che è giudicato santo, bella o brutta che sia, veritiera o fasulla che sia, per rendere culto e adorare un idolo al posto di Dio, offrendo magari all’idolo anche l’incenso, offendendo la gloria di Dio e provocando all’ira la gelosia del Signore.
Dio, per mezzo del profeta Isaia ha detto:

(Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli.) Isaia 42,8

Questo nostro comportamento malvagio, che è peccato di idolatria, è severamente condannato da Dio Padre, per la trasgressione del secondo comandamento della Legge che Dio ha dato a Mosè.

Il comandamento trasgredito è il seguente:

(Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.) Esodo 20,4

La condanna eterna invece per gli idolatri è la seguente:

(Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli immorali, i maghi, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la seconda morte».) Apocalisse 21,8

È consigliabile leggere anche il documento “Osservanza dei comandamenti di Dio.pdf”.


Il messaggero di Dio