Culto e adorazione delle reliquie
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Le reliquie sono oggetti o resti del corpo appartenenti ad un uomo che in vita era considerato Santo.
Il culto della reliquia, secondo la nostra veduta, ha lo scopo di ottenere l’intercessione dell’uomo reputato Santo, al quale apparteneva la reliquia, per l’ottenimento di un qualche miracolo.
In verità, noi non abbiamo nessun bisogno di fare uso di una reliquia per ottenere un miracolo, anche perché questo ci allontana dalla vera fede in Dio, per mezzo della quale ci si può rivolgere con fiducia allo Spirito del Signore, in preghiera, chiedendogli quello di cui abbiamo bisogno, così come il Signore Gesù ci ha insegnato.
Se non mettiamo in pratica la parola di Gesù, essendo il Figlio di Dio, il Santo dei Santi, il Veritiero, questo equivale a dubitare di Lui o a non voler credere in Lui, facendolo un bugiardo.
Il culto della reliquia che noi pratichiamo, che sfocia nell’adorazione della reliquia, è un atteggiamento che ci allontana anche dalla vera adorazione di Dio, in quanto Spirito di vita eterna vivente nel cielo, che non ha niente a che vedere con un oggetto materiale o con i resti del corpo di un uomo morto, chiunque egli sia.
Il Signore vuole che noi riponiamo la nostra fiducia sul suo Spirito e non su qualcosa di materiale e visibile, altrimenti che senso avrebbe la preghiera rivolta al Signore e l’adorazione in Spirito e verità?
Per capire che il nostro atteggiamento verso le reliquie è sbagliato e a chi invece ci dobbiamo rivolgere per ottenere un miracolo possiamo fare riferimento alle seguenti citazioni tra parentesi della Sacra Scrittura:
1) Affermazione di Gesù sulle ossa dei morti:
(Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume.) Matteo 23,27
Questo ci fa capire che le ossa dei morti sono considerate dal Signore Gesù qualcosa di impuro, che fanno compagnia al marciume presente dentro il sepolcro, chiunque sia stato l’uomo al quale appartenevano. Quindi non possiamo rendere culto alle ossa impure di un morto.
2) Affermazione di Gesù sul seppellimento del cadavere:
(A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».) Luca 9,59
Questo ci fa capire che non dovremmo nemmeno preoccuparci della sepoltura del cadavere di un nostro familiare, a prescindere dalla sua santità, quindi, non sapendo nemmeno dove il cadavere verrebbe sepolto, come possiamo pensare di voler conservare le sue ossa per farne un oggetto di culto?
3) Affermazione di Gesù sugli operatori d’iniquità:
(In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.) Matteo 7,22
Questa affermazione del Signore Gesù ci fa capire che la reliquia che noi facciamo oggetto di culto potrebbe appartenere ad un uomo giudicato da Lui operatore di iniquità, anche se ha compiuto nella sua vita molti miracoli. Di conseguenza, non possiamo confidare in tale reliquia o rendere culto ad essa.
4) Affermazione di Gesù sulla preghiera rivolta al Padre nel segreto:
(Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.) Matteo 6,6
Questo ci fa capire che per ottenere un miracolo, ci possiamo rivolgere con fiducia al Padre nostro celeste, che è nel segreto e vede nel segreto, anche con poche parole sincere. Al Signore non servono lunghi discorsi per riconoscere la nostra fede.
5) Miracolo del fico diseccato da Gesù per la fede in Dio:
(La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà.) Marco 11,20
Questo ci fa capire che per ottenere un miracolo è necessario avere fede in Dio, credendo senza dubitare in ciò che si chiede. Il discorso del monte gettato nel mare è paragonabile all’apertura del mar rosso da parte di Dio al tempo dell’esodo degli Israeliti. Così come il Signore prende una massa d’acqua e la divide, allo stesso modo, deve poter prendere una massa di terra e gettarla nel mare, a prescindere dal volume.
6) Gesù è l’unico mediatore tra l’uomo e Dio:
(Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù,) 1Timoteo 2,3
Questo ci fa capire che il mediatore fra Dio e gli uomini è uno solo, il Signore Gesù, quindi se vogliamo ottenere un miracolo, ci possiamo rivolgere a Lui nel nome del Signore. È meglio rivolgersi al Santo dei Santi, morto e risuscitato e non ad un Santo morto e non risuscitato.
7) Miracoli per la fede in Gesù:
(In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.) Giovanni 14,12
Questo ci fa capire ancora una volta che per ottenere un miracolo, ci possiamo rivolgere con fiducia al Signore Gesù, presente spiritualmente in mezzo a noi. Infatti Lui ha detto: (perché io vado al Padre), cioè sto per divenire Spirito.
8) Miracoli di Elia per la fede in Dio:
I miracoli del profeta Elia ci fanno capire che un uomo che ha fede in Dio, pur non conoscendo il Signore Gesù, può ottenere da Dio dei miracoli, invocandolo nel nome del Signore. Infatti al tempo di Elia, intorno al 900 a.C. il Signore Gesù non si era ancora manifestato sulla terra. I miracoli di Elia confermano le parole di Gesù riguardo alla preghiera rivolta a Dio nel nome del Signore.
Il messaggero di Dio